2.4 - I DIVERSI TIPI
DI NOTIZIARI ONLINE.
Internet consente di abbassare le barriere economiche
e logistiche per la produzione di un notiziario online.
E non per nulla ha consentito di moltiplicare in modo
straordinario le iniziative che ambiscono a svolgere il
ruolo di informare il pubblico.
Una quantità che induce anche a una certa confusione.
I giornali tradizionali non sono certo gli unici protagonisti
del giornalismo online. Si confrontano per esempio con
una enorme quantità di giornali che esistono solo in Rete.
Si chiamano webzine (magazine fatti sul Web) o web-tv
o web-radio. Oppure sono le parti dedicate alla funzione
informativa dei portali. E poi ci sono i siti aziendali,
istituzionali, associativi, che a loro volta producono
notizie e svolgono una funzione assimilabile, o comunque
confrontabile, a quella dei giornali.
Le versioni online dei giornali tradizionali sono favorite
nella conquista del pubblico dal traino delle testate
cartacee o televisive. Il marchio delle testate tradizionali
è di solito il più grande punto di forza di questi giornali
online, perché tende ad essere percepito come garanzia
di qualità delle informazioni.
Il problema di questi giornali è quello di vivere,
spesso non sempre, come una versione ridotta e più aggiornata
delle testate originarie. Ridotta perché gli editori
si preoccupano spesso di non cannibalizzare con le testate
online le vendite delle testate tradizionali. Più aggiornata
perché, ovviamente, il sito può seguire gli avvenimenti
e darne conto più frequentemente delle testate tradizionali.
Tutto merito dell’eterno presente in cui vive la prima
pagina di un notiziario su Internet.
Non sempre la funzione di approfondimento e di archivio
che più di ogni altra appare specifica di questi giornali
online, invece, è sufficientemente sfruttata e valorizzata.
I documenti originali, le interviste in versione integrale,
i reportage multimediali sono una chance di differenziazione
notevolissima per i giornali in Rete. E d’altra parte,
la loro essenziale caratteristica di essere fondati
su computer, li rende particolarmente adatti a svolgere
una funzione di archivio che viene vista invece, spesso,
come un servizio aggiuntivo non giornalistico oppure
come un aggravio di lavoro softwaristico poco integrato
con la fattura del giornale vera e propria.
Le webzine sono invece dotate di maggiore carica e
sono condotte da valori specifici, tendono a sperimentare
nuove soluzioni o a cercare nuove nicchie di interessi.
Ma sono a loro volta frenate dai mezzi spesso scarsi
di cui dispongono e dalla leggerezza dei loro editori.
Tanto che spesso finiscono per tradire la loro stessa
funzione cercando di moltiplicare le pagine con giochi
e contenuti di entertainment.
I contenuti informativi dei portali sono più ricchi,
quando i portali funzionano. Ma non sono se non raramente
condotti da logiche giornalistiche. Più spesso sono
soluzioni per moltiplicare il numero di pagine cliccate
dei portali che vivono soprattutto di pubblicità. Solo
in alcuni casi, le sezioni destinate ai notiziari dei
portali sono fatte da giornalisti. In Italia, attualmente,
avviene solo per Libero della Wind.
Di solito, il numero di pagine scaricate delle sezioni
dedicate al notiziario è una frazione limitata del totale
delle pagine viste dei portali. E per questo non sembra
che nei portali sia enorme l’intenzione di investire
in questo settore.
Infine, i notiziari dei siti aziendali, istituzionali
o associativi hanno potenzialmente mezzi e pubblico,
ma non l’indipendenza di giudizio fondamentale per la
credibilità dei contenuti. Particolarmente importanti,
da questo punto di vista, i siti delle banche che offrono
un servizio di trading online e che lo accompagnano
con un notiziario finanziario. Spesso questo è prodotto
da redazioni esterne. Alcune dedicate, altre sono agenzie.
Fanno concorrenza ai siti specializzati nel giornalismo
finanziario che però il pubblico continua a utilizzare,
dimostrando di cercare l’indipendenza oltre alle notizie.
Probabilmente, questi notiziari andranno studiati in
modo da dichiarare sempre più chiaramente la loro funzione
di servizio e l’intenzione di dare le notizie in modo
comodo per gli utenti ma certificandone la fattura e
la provenienza, in modo da alimentarne la credibilità.
In tutti questi casi, l’accesso alle notizie online
è determinato da quello che i navigatori sanno prima
di entrare in Rete. Le versioni online delle testate
tradizionali sono ricercate in base alla notorietà della
testata. Le webzine sono ricercate sulla base di indicazioni
che vengono dal tam tam tra i navigatori. Le notizie
dei portali sono viste come un «di cui» del portale
preferito. E lo stesso si può dire dei notiziari presenti
sui siti aziendali.
Ma a tutto questo si aggiunge una modalità tutta internettiana
di trovare le testate. Le directory di giornali, organizzate
il più delle volte per paesi e lingue, qualche volta
per tipo di contenuto (quotidiano, settimanale, video,
radio), sono una fonte di curiosità importante.
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Riferimenti:
http://www.kidon.com/media-link/index.shtml
http://dir.yahoo.com/News_and_Media/Web_Directories
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