3.3. – STRUMENTI, LINGUAGGI, ORGANIZZAZIONE.
Dal punto di vista degli strumenti per la produzione e
la pubblicazione, il problema principale di un giornale
online consiste nel fatto che la sua tecnologia di base
è in evoluzione continua, incessante e incalzante.
Solo nel 1995 era ancora una innovazione aggiungere
ai testi delle foto e delle immagini studiate per attirare
l’attenzione e divertire il pubblico. Oggi si assiste
a una fioritura di possibilità: pagine in flash per
chi cerca l’estrema eleganza, video e audio per chi
vuole sperimentare una relazione più radiotelevisiva
con il pubblico, grafica animata che moltiplica le capacità
comunicative di una cartina o di una tabella, forme
di interazione sempre nuove, dal sondaggio al gioco.
E poi piattaforme distributive sempre diverse: dalla
posta al Web, dal palmare al cellulare. Per tornare
alla televisione e al giornale di carta che non cessa
di citare quello che viene fuori dai siti: citazioni
che vanno governate e favorite per il successo complessivo
dell’iniziativa.
Questo tende a rimettere costantemente in discussione
le scelte operate anche nel recente passato.
D’altra parte, quanto è stato detto nei paragrafi precedenti
dovrebbe indurre a pensare che esiste una sorta di strutturale
conservatorismo nelle soluzioni editoriali che si adottano.
L’identità non può cambiare nel tempo. Casomai la tecnologia
che cambia può diventare l’opportunità per declinare
ancora meglio l’identità del giornale.
Come conseguenza, il prodotto che risulta da questa
complessa attività di progettazione e navigazione attraverso
le novità tecniche emerge dall’incontro della cultura
editoriale con quella tecnologica, su Internet molto
più che su media tradizionali. Il ruolo dei giornalisti
in tutto questo è certamente quello di concentrarsi
sul servizio al pubblico, ma proprio per riuscirci al
meglio nel contesto del Web la conoscenza delle possibilità
offerte dalla tecnologia è probabilmente fondamentale.
Quindi la stessa funzione della progettazione, su Internet,
cambia in modo significativo. Se nei media tradizionali
ci si concentra sulla progettazione all’inizio e poi
si pensa soprattutto all’interpretazione delle potenzialità
comunicative del mezzo che si è così costruito, in Internet
la progettazione diventa continua e incessante. Sia
per l’evoluzione veloce della tecnologia. Sia per il
continuo modificarsi del panorama concorrenziale, con
sempre nuovi partecipanti alla partita.
Si può dire che su Internet la «progettazione iniziale»
serve a determinare la struttura di fondo attorno alla
quale ruota il nuovo giornale online, la sua strategia,
mentre la «progettazione continua» è il necessario strumento
manageriale che serve a ridefinire tatticamente il posizionamento
del prodotto e a rispondere velocemente alle sfide di
breve periodo. L’interpretazione del mezzo dunque è
un continuo rimando tra l’attività normale di ricerca
delle notizie e di ascolto delle esigenze del pubblico
e l’attività progettuale che non cessa di ridefinire
le modalità di espletamento del ruolo giornalistico.
Vediamo dunque gli argomenti da prendere in considerazione
nella progettazione editoriale e alcune delle alternative
fondamentali che chi se ne occupa di solito incontra
sulla propria strada.
Strategia: progettazione iniziale
- Scelta dei linguaggi: testo, video, audio, grafici,
forme di interazione
- Scelte organizzative: redazione interna, collaboratori,
partner
- Usabilità: facilità d’uso, velocità di interazione,
chiarezza grafica
- Piattaforme software
- Content management
- Grafiche alternative (metafora giornale, altre metafore)
- Periodicità alternative (la sovrapposizione di diverse
periodicità)
- Organizzazioni redazionali (gerarchia, comunità o
peer-to-peer)
Tattica: progettazione continua
- Analisi delle statistiche
- Il dilemma: quello che il pubblico clicca oppure insistere
nel proporre anche contenuti poco popolari?
- Il tema della credibilità del giornale
- Cercare la leadership nei filoni contenutistici prescelti
- L’offerta crea la domanda
- “Chi vince piglia tutto” è ancora la regola vincente?
- L’integrazione di strategie online e offline nel rapporto
col pubblico
Rendersi conto dell’attività di progettazione è fondamentale
per interpretare al meglio il proprio ruolo giornalistico
normale: che in fondo consiste nel parlare tutti i giorni
con le fonti, leggere, farsi un’idea di quanto sta accadendo,
scrivere o raccontare i fatti.
Come si scrive, come si racconta dipende da ciò che
il giornalista sa essere decisivo per il successo del
giornale nel suo complesso. Se il management non si
rende conti di questo e non tiene al corrente dell’attività
di progettazione probabilmente sta perdendo una parte
delle potenzialità dei suoi collaboratori.
«Il gioco del business non è, non è mai stato né mai
sarà un gioco con un numero finito di mosse», dicono
Jonas Ridderstråle e Kjell Nordström, studiosi svedesi
di management, perché in realtà c’è bisogno di un’«innovazione
infinita». Il successo non è la vittoria di una partita.
È un percorso di miglioramento continuo. Se un’impresa
è fondamentalmente un’impresa intellettuale, come un
giornale, la condivisione del progetto comune è un presupposto
essenziale per il successo. E allora vediamo quali sono
i temi fondamentali della progettazione.
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Riferimenti:
Jeremy Rifkin, La fine del lavoro. Il declino della
forza lavoro globale e l’avvento dell’era post-mercato,
Baldini & Castoldi, Milano, 1995.
Ulrich Beck, Il lavoro nell’epoca della fine del lavoro,
Tramonto delle sicurezze e nuovo impegno civile, Einaudi,
Torino, 2000.
Jonas Ridderstråle e Kjell Nordström, Funky business,
Fazi Editore, Roma, 2000.
Robert B. Reich, L’infelicità del successo, Fazi Editore,
Roma, 2001.
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