4.2. - USARE INTERNET
PER FARE I GIORNALISTI
- Il valore d’uso della Rete.
Uno studio dell’Institute for Politics, Democracy &
the Internet ha rivelato che più del 50 per cento dei
giornalisti americani che si occupano di politica legge
le notizie politiche online.
Inoltre, il 36,9 per cento dei giornalisti che si occupano
di politica in America passa tra una e due ore al giorno
leggendo e cercando quello che viene pubblicato su Internet.
Il 30,6 per cento passa online due o tre ore al giorno.
Il 6,6 per cento, addirittura più di tre ore.
Il 25 per cento usa Internet regolarmente per tutte
le opportunità che offre. Il 40 per cento usa la Rete
soprattutto per fare ricerche su quello che sta scrivendo
il quel momento. Quasi tutti, però, dopo aver letto
quello che trovano online, cercano di verificarlo con
interviste dirette alle fonti. Il che peraltro sarebbe
una pratica doverosa, anche se la fonte mediatica iniziale
non fosse stata la Rete ma un giornale di carta o la
tv.
Il 45 per cento dei giornalisti intervistati dall’Institute
for Politics, Democracy & the Internet dice infatti
che non ha mai eseguito un’intervista via Internet e
solo il 2,6 per cento dice di farlo regolarmente. Internet
è soprattutto usata per seguire le notizie del momento
e per ricerche di background. Questo non significa che
la mail non sia usata: il 50 per cento dei giornalisti
intervistati risponde a più di 30 mail al giorno, il
25 per cento a più di 50 al giorno.
Questa esperienza non è certo propria solo dei giornalisti
politici americani. In realtà, tutti i giornalisti collegati
fanno largamente uso della Rete in modi decisamente
analoghi a quelli descritti per quel tipo di giornalisti.
Si può insomma dire quello che si vuole sulla redditività
delle iniziative giornalistiche online. Ma un fatto
è certo: Internet serve a migliorare sensibilmente la
qualità del lavoro giornalistico e la produttività dei
giornalisti. A fronte di questo, pare decisamente giusto
contribuire con il proprio lavoro a quello degli altri
e al miglioramento della produttività di tutti offrendo
online i frutto delle proprie ricerche: questa è la
Rete.
- Ricerca con un motore
Il motore di ricerca per eccellenza, oggi, è Google.
È basato su una gigantesca quantità di computer che
ricercano in continuazione la Rete ma soprattutto su
un algoritmo semplice e preciso: le pagine più rilevanti
sono quelle più linkate da altre pagine. Così, le risposte
alle domande degli utenti non sono semplicemente una
gran quantità di siti da vedere, ma una gran quantità
di siti da vedere seguendo un ordine logico, quello
appunto della rilevanza, definita come detto.
Questo però non sempre basta.
Il rischio è che Google abitui troppo bene e che si
finisca col pensare che quello che non si trova con
Google di fatto non esista. Può essere, ma può anche
non essere così.
I giornalisti sono sempre di corsa. Si buttano in fretta
a cercare qualcosa appena hanno l’incarico di seguire
una pista o di scrivere un pezzo. Chiamano qualcuno,
leggono le ultime agenzie, interrogano al volo Google
e così via. Di rado si fermano a pianificare una ricerca.
Ma farlo non sarebbe una perdita di tempo.
Innanzitutto occorre definire con che tipo di ricerca
stiamo partendo. Google serve soprattutto per ricerche
aperte e molto riferite a una parola particolare: il
nome di una persona o le sue caratteristiche biografiche
(per rispondere a domande classiche tipo: Come si scrive
esattamente il suo nome? Quanti anni ha? Quando ha scritto
quel libro?) oppure le circostanze di un fatto (per
rispondere a domande tipo: Quando è successo? Dove?
Chi erano i protagonisti?) o ancora i siti di riferimento
principali per un argomento preciso. Si usa anche per
le unità di misura, aerei e altro, ma nel tempo ci si
abitua a trovare questi riferimenti su siti specializzati.
Certo è che Google è fantastico.
Se si cerca invece intorno a una specifica area tematica
può essere più interessante andare su una guida alla
Rete come Yahoo! Questo perché le categorie di Yahoo!
contengono una selezione di siti già analizzati e approvati
dai redattori del portale.
In ogni caso ci sono alcune regole di comportamento
abbastanza pratiche:
· scegliere le pagine da visitare, tra quelle segnalate
dal motore, in base al senso comune e non a caso
· scegliere i siti da visitare valutandone l’interesse
sulla base delle indicazioni restituite dal motore prima
di visitarle tutte
· imparare a capire quando non si sta trovando quello
che interessa e quindi a scegliere un’altra strada per
rispondere al problema
· scegliere un motore di ricerca preferenziale, abituarsi
a usarlo e a capirne i trucchi; ma non negarsi il tempo
di sperimentare motori diversi, quando si è liberi.
Se quello che si cerca non si trova, è possibile che
si debbano introdurre nuove parole chiave. Oppure che
sia più produttivi fare una telefonata.
Le indicazioni più rilevanti sull’evoluzione dei motori
di ricerca si trovano su «Search Engine Watch», lla
rivista online di Danny Sullivan.
- Links e risorse per giornalisti online
Dopo i primi tempi, durante i quali Google è totalizzante,
si sono imparate alcune scorciatoie. Per esempio, si
è scoperto che ci sono alcuni siti specializzati nel
dare elenchi di fonti utili. E che esistono siti specializzati
che risolvono più in fretta di ogni altro problemi specifici:
il numero di telefono di qualcuno, le informazioni bibliografiche,
i nomi degli esperti di ogni materia. E a quel punto
si comincia a smettere di googleggiare per ogni cosa.
Le grandi scuole di giornalismo online o gli istituti
di ricerca che si occupano di informazione hanno spesso
delle pagine pensate a fornire ai giornalisti le risorse
fondamentali per approfondire le ricerche oltre i risultati
del motore prescelto. Ovviamente, poiché le ricerche
dei giornalisti non hanno un perimetro ben delimitato,
tutte queste pagine di risorse danno l’impressione di
completezza ma non possono mai raggiungerla. Il che
non le rende meno interessanti da consultare. Il Poynter
Institute per esempio offre una pagina di risorse molto
interessante e particolarmente aggiornata. E poi c’è
il centro risorse dell’American Press Institute
In questo modo si accede a una certa quantità di siti
di riferimento come enciclopedie, data base di film
e libri, citazioni e altro. Il dizionario della Logos
e gli altri servizi della società di traduzioni online
sono preziosi strumenti per molte domande relative alle
parole in diverse lingue.
Molte pagine proposte da volenterosi colleghi sono
qualche volta strutturate ma vanno visitate con calma
per esplorare i loro suggerimenti. Nei riferimenti si
trovano alcuni suggerimenti.
Ma ancora una volta, queste ricerche possono portare
lontano o non riuscire. Se dopo quindici minuti non
sono riuscite, di solito viene voglia di cercare un
esperto. Ci sono siti per farlo. Anche questi sono nei
riferimenti. E ci sono siti per trovare i loro numeri
di telefono. In tutto il mondo.
Meglio ricordarselo: la Rete non è il mondo. È solo
un ottimo aiuto per esplorarlo.
========
Riferimenti:
La ricerca sull’uso di Internet tra i giornalisti di politica americani
è sul sito dell’Institute for Politics, Democracy & the
Internet: http://www.ipdi.org/virtual_trail.pdf
I giornalisti americani hanno tra l’altro dichiarato che la loro
fonte online preferita è il sito del Center for Responsive Politics
all’indirizzo: http://www.opensecrets.org
Una vecchia ma sempre valida introduzione all’uso della Rete per
i giornalisti in cerca di informazioni è quella di Martin Huckerby
su: http://www.ejc.nl/jr/hacks/inthacks.htm
Il motore di ricerca per eccellenza è Google, che tra l’altro
ha aggiunto recentemente il servizio di ricerca sulle notizie: http://www.google.com
anche se in Rete tutto cambia velocemente e sperimentare i nuovi servizi,
ogni tanto, non fa male. Novità recenti sono: Teoma (http://www.teoma.com)
e WiseNut (http://www.wisenut.com).
Si può anche provare IxQuick (http://www.ixquick.com).
Qualche volta danno risultati aggiuntivi interessanti. Ma è una
regola intelligente quella di scegliere il motore che si usa di preferenza
e poi sperimentare altre soluzioni quando si ha tempo.
La guida alla Rete dalla quale hanno preso ispirazione tutte le altre
è Yahoo!: http://www.yahoo.com
Per le immagini c’è sempre Google. Per i contenuti multimediali
si può controllare anche Altavista e Lycos.
«Search Engine Watch» è naturalmente su: http://www.searchenginewatch.com
Le risorse del Poynter Institute: http://poynteronline.org/resource_center
Il centro risorse dell’American Press Institute: http://www.cyberjournalist.net/supersearch
Per i problemi linguistici e per la traduzione di parole:
http://www.logos.it
La pagina per iniziare ad affrontare il tema delle ricerche bibliografiche
di Jessica Baumgart: http://www.ibiblio.org/slanews/internet/resource.html#web
e quella di Lorraine Moneypenny della Long Island University: http://www.ibiblio.org/slanews/reference/references.html.
Si tratta di pagine che raccolgono in maniera strutturata per argomenti
le referenze bibliografiche prevalentemente americane.
Per trovare i numeri di telefono un po’ in tutto il mondo: http://www.callersmart.com/articles/8/International-Dial-Code-Directory
oppure http://phonenumbers.net e per l’Italia http://www.pronto.it/elenco/query.php
Per trovare un esperto:
http://www.ibiblio.org/slanews/internet/experts.html
Dove trovare informazioni e risorse, compreso un database di esperti da
consultare per ogni evenienza: http://www.facsnet.org/.
Per consultare un esperto online: http://www.expertclick.com/.
Per tutte le ricerche a tema, un sito da non perdere è anche: http://www.lib.purdue.edu/eresources/readyref
Per suggerimenti sull’uso dei computer: http://abclocal.go.com/wabc/news/wabc_comp101_index_shell.html
Altre risorse per il giornalista e il freelance:
Risorse, consigli, case history redatti specificamente per le esigenze
professionali del giornalista online:
http://www.journalism.org/resources/tools/online.asp
Un database creato per aiutare gli operatori del mondo dei media e chiunque
abbia interesse a fare ricerche di approfondimento sui fatti di attualità
anche a livello personale. Sono censiti e organizzati oltre 19 mila siti
web: http://www.journaliststoolbox.com/.
Reporter.org: ecco un altro portale pensato per fornire una varietà
di risorse a giornalisti, insegnanti di giornalismo e al pubblico in genere:
http://www.reporter.org/
Una community di giornalisti e freelance britannici. Nel sito trovate
opportunità di lavoro, la possibilità di iscrivervi e farvi
trovare; molti link e risorse su internet interessanti per vostro lavoro;
notizie internazionali che riguardano la categoria: http://www.journalism.co.uk/
Il portale Worldwide Freelance Writer dal 1999 promuove un mercato internazionale
degli scrittori e giornalisti freelance. La particolarità di questo
sito è che pure essendo americano propone occasioni di lavoro ai
freelance di tutto il mondo poiché, come sostiene nella sua presentazione,
con l’avvento di internet è possibile per un freelance scrivere
anche per testate non pubblicate nel suo Paese:
http://www.freelancewriting.com/
Freelance Online: directory e centro di risorse per freelance nel settore
della comunicazione e del giornalismo. Contiene un database con i nomi
di oltre 700 freelance iscritti. Faq e risorse professionali, forum, ecc.:
http://www.freelanceonline.com
Il sito web di un'associazione con sede a New York che da oltre 20 anni
mette in contatto freelance e i loro potenziali clienti: http://www.freelancers.com/
Freelance.com è una società che offre ai propri clienti
il servizi di un database selezionato di freelance. Non consente il contatto
diretto fra la società che richiede il servizio e il giornalista
ma è il team di freelance.com che in base alle richieste individua
le risorse disponibili: http://www.freelance.com/
Il nome di questo sito ne spiega anche la parte principale dei suoi contenuti.
E’ un database per la ricerca/offerta di lavoro editoriale e giornalistico
e può essere utilizzato sia per cercare lavoro, sia per cercare
collaboratori che vi aiutino a mantenere i vostri impegni professionali
nei momenti di super lavoro. Offre anche numerosi servizi utili per lo
svolgimento della professione di freelance: http://www.freelanceworkexchange.com/
E’ il sito della rivista Writers Weekly una e.zine settimanale
integralmente dedicata a discutere i problemi della categoria. E’
evidente che la maggior parte dei contenuti sono orientati a presentare
problemi e fatti inerenti al mondo anglosassone, ma non mancano interventi
e contenuti su problematiche di carattere più generale che riguardano
la categoria nel suo complesso:
http://www.writersweekly.com/
Una newsletter dedicata ai giornalisti freelance. Si occupa principalmente
dei problemi sindacali e previdenziali della categoria: http://www.massimomarciano.it/pag_giornalisti/giornalisti.html.
Altri siti dove trovare utili informazioni su diritti, contrattualistica,
inquadramento nelle aziende editoriali, ecc. : http://www.inpgi.it/
(istituto nazionale di previdenza dei giornalisti); il sito internet
del sindacato degli atipici, cisl http://digilander.libero.it/CislBusto/CislServizi/PenneAlai2.htm;
il sito della Cgil, area comunicazione: http://www.cgil.it/slc/.
Iniziando il vostro percorso professionale vi capiteranno molte più
occasion per poter lavorare gratuitamente piuttosto che a pagamento.
Tuttavia, soprattutto se imboccherete la strada del freelance, prima o
poi vi capiterà l’occasione di dover fissare il vostro compenso.
Vi sarà utile sapere a questo punto quanto guadagna un giornalista
e quanto è giusto che vi facciate pagare per il tipo articolo che
avete prodotto: http://www.journaliststoolbox.com.
Questo sito curato dalla NUJ (National Union of Journalis) oltre a fornire
molte preziose indicazioni professionali vi dà un dettaglio approfondito
dei compensi e delle tariffe applicati in Gran Bretagna: http://media.gn.apc.org/rates/index.html
. Per l’Italia, invece, trovate qui i tariffari ufficiali dell’ordine
dei giornalisti, aggiornati di anno in anno; http://www.odg.it/tariffario/main.htm.
E’ il sito personale del freelance americano Sean McManus. Molto
di ricco di informazioni e suggerimenti professionali, soprattutto per
chi vuole gestire un proprio sito internet con successo.:
http://www.sean.co.uk/a/journalism/index.shtm
Naturalmente, oltre ai siti di carattere generale, esistono anche siti
che offrono risorse per specifiche specializzazioni giornalistiche.
http://absw.org.uk/ è dedicato ai giornalisti che vogliono
specializzarsi nella comunicazione scientifica. http://www.ems.org/
offre informazioni e risorse ai giornalisti che seguono le tematiche dell’inquinamento
ambientale e dell’ecologia.
http://www.ccm.edu/library/subwebphotography.htm per chi volesse cimentarsi
nel fotogiornalismo.
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